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Madonna della neve

Madonna della neve


E' la più grande delle cappelle presenti sul territorio comunale. La sua data di fondazione non si conosce con certezza, ma è fatta risalire alla fine del '500, così come ci perviene da una testimonianza che si ha di una visita pastorale del Vescovo di Alba, Mons. Capriani, in data 10 maggio 1594. Altra data, che potrebbe essere legata alla fondazione, è quella che si trova su di un dipinto che in essa si trova, più precisamente, quello che raffigura S. Giovanni Battista (prima del 1575, infatti, esistava una cappella campestre intitolata a tale Santo).
E' dedicata a Maria Santissima, detta della neve, ed è costruita in stile barocco, con struttura semplice e solidi muri in pietra. E' composta di una sola navata, con volta a botte, misura 15 metri in lunghezza e 8 in larghezza; ha sei finestre di cui tre sulla facciata, una per ogni lato (attualmente murate) e una nella parte destinata al coro. Per accedervi bisogna salire 24 scalini, anch'essi in pietra e disuguali tra loro, e per entrare nella cappella si può sciegliere tra il portone principale in facciata, rivolto ad ovest, coma vuole la tradizione, o una porta più piccola sul lato destro che dà accesso al Coro. All'interno si trovano due altari: uno, l'Altare Maggiore, dedicato a Maria Santissima, costruito nel 1751 con mattoni e calce, è ricco di stucchi ed è adornato da 14 statue di angeli in gesso e da scritte bibliche; l'altro, ora non più presente, era stato portato nella cappella nel 1689 e trovava posto sotto l'indicazione di San Giovanni Battista (probabilmente si trovava dove ora rimane il quadro con la probabile data della fondazione). Di quest'ultimo si trova anche scritto negli atti di visita del Vescovo Della Chiesa. Sull'Altare Maggiore, inoltre, ai lati del quadro raffigurante la Vergine col Bambino, si possono vedere due dei tre affreschi presenti nella cappella. Questi raffigurano, rispettivamente, San Pietro (sulla destra) e San Donato Vescovo (sulla sinistra). Infine, sulla parete laterale sinistra, troviamo il terzo affresco, raffigurante Sant'Antonio da Padova. Dietro all'Altare Maggiore si trova il Coro, di forma rettangolare ed esteso, in larghezza, quanto la chiesa. Ci sono poi ancora altri affreschi degni di essere menzionati: lungo tutta la lunghezza della navata, sulle pareti laterali, si può vedere una rappresentazione della Via Crucis, molte antiche e ripristinate nel 2003, dopo più di 170 anni dall'ultimo restauro (eseguito nel 1832). Altro dipinto, peraltro già menzionato, è quello su tela, d'indiscusso valore artistico, raffigurante Maria col Bambino, San Giovanni Battista, Sant'Antonio Abate che sovrastano alcune anime del Purgatorio.
Esternamente, sul lato sinistro, si trova nu campanile alto 20 metri con due campane, benedette l'anno 1827, dall'arciprete Caligaris di Somano, ed un orologio elettronico.
Unita alla cappella, sul retro, vi è quella che un tempo era l'abitazione del sacerdote che qui svolgeva anche il compito di maestro elelmentare per i bambini delle frazioni vicine. Vi hanno abitato per oltre 200 anni e l'ultimo, risalente al 1850, era un certo don Bottala.
Ancora forte è la preparazione per la festa che si tiene in onore della cappella, il primo week-end di agosto (il giorno ufficiale della ricorrenza è il 5 agosto), attraverso nove giorni di preghiera., che sfociano in una festa per tutti.

Documenti allegati:
Scheda dettagliata della Madonna della neve Scheda dettagliata della Madonna della neve (3,77 MB)